- Un filtro di solfito di Calcio;
- Un filtro di carbone lamellare antibatterico;
- Un filtro meccanico.
Dalle analisi effettuate sull’acqua filtrata da queste caraffe possiamo notare:
- Addolcimento: Con le caraffe, l’addolcimento è più forte quando la cartuccia è nuova e diminuisce con il passare del tempo. In generale un’acqua dolce è più gradita al palato, ma non è vero che è più salutare per l’organismo.
- Nitrati: Possono essere presenti nel terreno, ma anche derivare dall’inquinamento, dai rifiuti industriali e dai fertilizzanti. Le caraffe non fanno nulla contro queste sostanze, anzi: la presenza aumenta leggermente dopo il filtraggio.
- Nitriti: I nitriti sono dannosi per la salute (soprattutto dei lattanti) e assenti nelle acque potabili. Li troviamo invece in alcuni campioni di acqua filtrata dalle caraffe nell’analisi fatta dopo quindici giorni di uso. In poche parole, tre brocche peggiorano la qualità dell’acqua di partenza: per loro in tabella voti pessimi.
- Ammonio: Non c’è nell’acqua di rubinetto, ma lo troviamo dopo il trattamento delle brocche. E in quantità ben superiore al limite di legge (0,5 mg/l). L’ammonio non è rischioso per la salute, tuttavia non è ammissibile che il trattamento aggiunga all’acqua sostanze indesiderate sottoposte a limiti di legge.
- Metalli: Ferro, manganese e i metalli pesanti arsenico, cromo, piombo e nichel sono dannosi per la salute perché si accumulano nell’organismo. Nell’acquedotto ce ne sono solo tracce (valori talmente bassi da essere appena rilevabili) e la filtrazione con le brocche non può dare effetti apprezzabili su valori di partenza così bassi. La filtrazione con le brocche non ha, dunque, alcun effetto. Piombo (assente nell’acquedotto) e ferro (presente in quantità basse) vengono rilasciati, in due casi.
- Solventi: Derivano dall’inquinamento e sono un problema caratteristico di alcune grandi città. Contro i solventi le caraffe funzionano bene.
- Trialometani: Si tratta di inquinanti, pericolosi per la salute, che possono formarsi a causa della disinfezione delle acque con il cloro. Due caraffe testate rimuovono bene le tracce di questi composti indesiderati.
- Microbiologia: Trattare l’acqua potabile, significa renderla anche vulnerabile. Priva di tutte le difese (per esempio il cloro), l’acqua filtrata può trovarsi in balia della proliferazione batterica: la carica batterica delle acque filtrate testate è superiore a quella dell’acquedotto, ma non abbiamo registrato casi preoccupanti o pericolosi.
Conclusioni:Alcune cartucce rilasciano ammonio in quantità superiore al limite di legge fissato per le acque destinate al consumo umano. Le brocche tengono a bada i solventi, ma il ristagno dell’acqua nella caraffa causa un generale peggioramento della qualità microbiologica (la carica batterica) e chimica (l’aumento di nitriti) dell’acqua. I risultati che emergono dal test fanno riferimento a un uso delle caraffe in condizioni ottimali: se l’utilizzo non dovesse essere così accorto, i rischi potrebbero anche aumentare (soprattutto la proliferazione batterica).
Il filtro fornito di serie nella leveluk SD501 non aggiunge alcuna sostanza chimica o minerale all'acqua. Gli unici elementi che non riesce a rimuovere sono: ioni metallici e salinità, che normalmente non sono un problema riscontrabile nell'acqua di rubinetto. In presenza di situazioni particolari esiste la possibilità di installare dei pre-filtri aggiuntivi.
Se a queste considerazioni aggiungiamo tutte le proprietà benefiche di cui dispone Acqua Kangen, la conclusione è scontata. ACQUA KANGEN: INSUPERABILE!!!
Riccardo Fagionato
Distributore Indipendente Enagic
Scarica i più completi video Gratuiti su Acqua Kangen
http://www.CambiaAcquaCambiaVita.com/riccardo
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