Per una perfetta salute, l'acqua deve essere energizzata ossia satura di elettroni. L'acqua con questa caratteristica è altamente carica e piena di potenziale energetico ed è anche alcalina. L'acqua è alcalina grazie alal carica negativa dei suoi elettroni liberi mentre gli acidi sono sovraccarichi di protoni con carica positiva. E' l'attrazione esercitata sugli elettroni dai protoni che permette alle sostanza alcaline di tamponare ossia neutralizzare le sostanze acide.
In chimica, la cessione di un elettrone viene chiamata riduzione mentre la sottrazione di un elettrone viene denominata ossidazione. Il valore noto come "potenziale di ossidoriduzione" o ORP (oxidative reduction potential, chiamato anche "potenziale Redox") permette di quantificare l'attività degli elettroni o il potenziale elettrochimico dell'acqua (o di qualunque altra cosa contenente acqua) misurandone gli elettroni. La riduzione accumula energia in una sostanza. Un ORP negativo, espresso in millivolt (mV), indica che l'acqua è alcalinizzante.
L'acqua con un ORP negativo fornisce una sicura riserva di elettroni liberi utili per bloccare l'ossidazione dei tessuti del corpo da parte dei radicali liberi dell'ossigeno. In altre parole, è un antiossidante molto più potente di uqalunque altro cibo o integratore, grazie all'eccezionale quantità di elettroni che contiene, tutti pronti ad essere ceduti. Agisce velocemente ed è capace di raggiungere tutti i tessuti del corpo in un tempo molto breve. Gli effetti del bere acqua ridotta sono immediati.
Dovremmo procurarci dell'acqua con un ORP almeno di -250 mV. Ma la maggiorn parte dell'acqua di rubinetto registra valori intorno a +400 mV ed è satura di protoni; quindi agisce sottraendo elettroni ed ossidando le molecole biologiche. Quest'acqua non ha energi e, di fatto, sottrarrà energia al nostro corpo per cui è nostro compito procurarci acqua salubre.
L'attività degli elettroni ha luogo sulla superficie di una molecola. Pertanto una maggiore area di superficie corrisponde ad una maggiore attività degli elettroni. Le molecole di H2O tendono a raggrupparsi in gruppi da 10 a 20 molecole chiamati cluster che ne riducono l'area di superficie. Se disgreghiamo o rimpiccioliamo tali gruppi molecolari, riducendone le dimensioni, aumenterà l'area di superficie e, quindi, l'energia dell'acqua. Rompere i legami dei cluster innalza il potenziale elettrochimico dell'acqua aumentandone la carica negativa.
I cluster più piccoli permettono all'acqua, inoltre, di permeare più velocemente le membrane cellulari, in maniera da far drenare meglio le cellule dall'interno all'esterno. L'acqua formata da cluster più grandi fa più difficoltà ad entrare nelle cellule corporee perciò, se beviamo un tipo d'acqua inadeguata, potremmo essere disitratati, indipendentemente da quanta ne consumiamo. Quando si ingerisce della buona acqua, questa inibisce l'eccessiva fermentazione nel tratto digerente e la proliferazione anomala dei microbi intestinali.
L'acqua ideale da bere dovrebbe avere non più di 5 o 6 molecole per cluster. L'ideale, ineffetti, sarebbe ingerire dell'acqua monomolecolare in cui ogni molecola è svincolata dalle altre. L'acqua del rubinetto è solitamente composta da cluster che vanno dalle 10 alle 40 molecole. L'acqua imbottigliata, in genere, è composta da cluster di circa 20 molecole.
Le molecole dell'acqua si uniscono quando perdono la propria carica elettrica oppure quando la carica è compromessa dall'acidità. Tutta l'acqua acida possiede gruppi molecolari più numerosi.
Rocco Palmisano
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